Vedo che hai molte "idee" e anche abbastanza confuse, a che pasta ti riferisci? Al flussante/pasta salda o alla termoconduttiva/dissipante?1enry1 ha scritto:voi che siete vedo epserti.....
1) una buona pasta per dissipatori magari a tubettone o scatolino ma non da pochi gr ma alemno 50 o 100 gr ?
e che costi poco ? ne ho trovata una su amazon a solo 10 euro....
2) ma per saldare 2 fili su una classica piletta la litio tipo CR2032 cosa uso gratto e solito stagno e saldatore o non si
fano saldare ? rischio a scaldare troppo per saldare con lo stagno sulle litio ?
grazieee , ciaooo
PS per i moderatori, ma come mai mi arrivano via mail NOTIFICHE da varie discussioni qui nel forum ma a
cui io non partecipo ?? come fare per non riceverle piu
Allora per effettuare una saldatura calda è necessario che entrambe le superfici da saldare siano saldabili, in genere si "gratta" se abbiamo a che fare con delle "cromature" che per la natura del metallo usato durante la galvanizzazione non sono facilmente "saldabili" a stagno, ma nella normalità basta disossidare ovvero togliere quella patina che si forma quando un metallo viene a contatto con l'ossigeno, che sfavorendo la conducibilità termica non fa scaldare una o tutte e due le superfici di contatto e o lo stagno scivola via durante la saldatura o si realizzano saldature fredde...
Per saldare appunto bisogna scaldare le superfici da saldare, i produttori "sconsigliano" di saldare termicamente alcunché sui poli delle batterie tant'è che i pacchi batteria sono realizzati con contatti metallici assemblati con una "puntatrice" ora mi pare superfluo spiegare questa tecnologia, però con un minimo di accortezza si può fare usando però il saldatore giusto 20 watt alla punta li ritengo ampiamente sufficienti allo scopo...
Ora andiamo un attimino alla procedura pratica, di solito il saldatore babbano non aspetta che la punta del saldatore sia calda al punto giusto e inizia a ravanare sulla zona da saldare senza riuscire a fondere lo stagno scaldando inutilmente la zona circostante cosa da non fare quando stiamo lavorando su una batteria al litio in particolare, quand'è che la punta è arrivata al punto giusto un 10 15 secondi dopo che riesce a fondere lo stagno, quindi meglio aspettare 30 secondi tanto nessuno ci corre appresso, con una spatolina, cacciavite, un qualsiasi oggetto adatto si mette una minima quantità di flussante sulla superficie da saldare una botta di saldatore squaglierà il flussante che andrà a infilarsi per capillarità in uno qualsiasi, dei microscopici solchi che non vediamo, ma che sono presenti in tutte le superfici anche quelle apparentemente più lisce, in genere qualcosa evapora è il flussante che evaporando porta via l'ossido (meglio sarebbe dire sublima ma non è il caso di essere così precisi oppure si?) poi appoggiamo quello che vogliamo saldare per esempio un filo di rame sul polo di una batteria, scaldiamo brevemente entrambi i materiali e aggiungiamo lo stagno dal rotolino un paio di secondi e il gioco è fatto, è molto importante non muovere nella fase di raffreddamento che è molto "repentino" soprattutto se non abbiamo scaldato "troppo" il materiale intorno e a questo punto la saldatura è finita... più facile a farlo che a descriverlo...
La punta del saldatore deve essere ben pulita esistono delle "Pagliette" fatte apposta dove immergerla ancora calda per pulirla per "sfregamento" quando la punta si assottiglia o rompe o respinge lo stagno è ora di cambiarla con una nuova...